Non ha senso un’ambientazione per un Powered by the Apocalypse!
La caratteristica che più piace ai giocatori dei sistemi basati su Apocalypse World è la sensazione di libertà nel creare le proprie avventure e la propria ambientazione. Il manuale, come anche quello di Dungeon World, ci spinge tramite le mosse a dare il nostro contributo per arricchire il mondo in cui i personaggi stanno vivendo le loro avventure.
Eppure questo a molti sembra un limite del gioco. Alcuni giocatori si trovano spiazzati, ad esempio, quando devono descrivere la loro città natale o la tecnologia utilizzata dal proprio popolo, i Game Master devono gestire situazioni all’apparenza incompatibili perché i personaggi hanno ricordi o conoscenze contrastanti con qualcosa che è successo o è stato presagito. Non è semplice infatti coordinare tutta questa libertà e bisogna stare attenti al gioco degli altri, oppure fare una sessione introduttiva di world building.
Perchè ha senso un’ambientazione per un Powered by the Apocalypse
Sedersi al tavolo a pensare al tipo di ambientazione con la quale giocare è quasi essenziale nei PbtA e riduce molto il senso di dispersione o il disagio dei giocatori meno intraprendenti.
Probabilmente questo aspetto ha convinto Randolph e Smeltz a scrivere il manuale di Inverse World.
Seguendo la filosofia del Mondo di Apocalisse e dei suoi derivati, i due Master hanno messo nero su bianco alcuni elementi che devono essere comuni a tutti i giocatori, ma hanno lasciato così tanti spazi bianchi da dare la libertà a tutti di avere il proprio “mondo invertito”. Indubbiamente tutti i giocatori sanno che c’è un sole al centro e delle isole galleggianti abitate che gli girano intorno. Ma cosa c’è sulle isole? Quel sole è veramente una divinità intrappolata? Cosa si nasconde nel mare di nubi?
Inverse World però vuole descrivere la sua ambientazione non solo con una semplice descrizione geografica o sociologica, ma con i suoi libretti e con le regole aggiuntive che vanno ad ampliare l’offerta del manuale base. Le classi e le guide infatti aiutano a delineare il mondo utilizzando i personaggi, il loro passato, il loro modo di comportarsi e lo spirito che li spinge all’avventura.
Allora facciamolo!
Anche l’ambientazione che proponiamo su EPICentrum vuole rimanere fedele ai fondamenti di Dungeon World, ma lo fa in un modo differente. La sezione dedicata alla narrativa è piena di fatti che sono accaduti sull’isola misteriosa apparsa nel nostro mondo intorno al XIV secolo. In questo modo cerchiamo di allietare i giocatori con storie e non descrizioni, e offrire spunti per creare il proprio universo o, meglio, multiverso. Lo deciderete voi e sarà unico!
Inoltre, il materiale raccolto e tradotto viene ottimizzato per avere un complesso di regole, libretti e avventure compatibili tra loro, anche se originariamente fatte da terze parti.
Ciao,
Mi serve XD.
Avete già realizzato questa ambientazione?